Selene, sorella di Didone e amante occulta di Enea
Autori :
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :
1740/41 - Vienna
Testo :
Son qual cervetta su verde sponda che sitibonda l'acceso ardore temprar non so.
Se tu non vuoi cercar ristoro del tuo dolore del tuo martoro come potrai trovar pietā.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
nella 2a strofa Son qual cervetta / su verde sponda
Anonimo (comp.), Metastasio P. (lib.), Boldini G. (lib.) in:
Didone abbandonata - Venezia, 24/11/1730