Elisa, nobile ninfa di Fenicia dell'antica stirpe di Cadmo, amante d'Aminta Aminta, pastorello amante d'Elisa, che ignoto prima anche a se stesso, si scuopre poi l'unico, e legittimo erede del regno di Sidone
Autori :
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1752 - Praga
Testo :
Vanne a regnar ben mio ma fido a chi t'adora serba, se puoi, quel cor.
Se ho da regnar ben mio sarò sul trono ancora il fido tuo pastor.
Senti. - Che vuoi? - Mio bene! Cara, un addio. - Che pene! Numi che crudeltà!
Se non vien meno un core a così rio dolore. Dite bell'alme amanti qual pena ucciderà!
Note: :
Nel fine dell'Atto primo invece "Vanne a regnar ben mio" &c. si canta come siegue. -
Relazione :
ripresa Vanne a regnar ben mio
Anonimo (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Il re pastore - Praga, carn. 1752