Stelle so che godete del mio languir lo so; fate quanto volete costante penerò e pur ch'ottenga il sospirato bene soffrirò nel mio cor piaghe e catene.
Vibri lo stral pungente l'alato arcier d'amor ch'io con ciglio ridente incontro il suo rigor e pur ch'io goda i sospirati amori soffrirò nel mio sen strali ed ardori.
Note: :
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Relazione :
ripresa Stelle so che godete
Boretti G.A. (comp.), Moniglia G.A. (lib.), Aureli A. (lib.) in:
L' Ercole in Tebe - Venezia, 13/12/1670