Lindori, ninfa inclinata a vedersi servita da più amanti Ergasto, amante corrisposto di Lindori
Autori :
A. Lotti (comp.) F. Silvani (lib.)
Data e Luogo :
23/11/1709 - Venezia
Testo :
Ch'io t'odi? Sì mio ben. Non sarà mai. Il mio core non sa. Quest'anima non può che molto amarti. Ma perché temo. E che? Vezzosi rai, La mia morte peggior. Il mio disegno, senti, è l'odiarti.