Incipit : |
Saetta che l'arco |
Forma : |
aria |
Metro dei versi : |
6,11 |
Personaggio : |
Pelope, generale dell'armi del re di Micene
|
Autori : |
[A. Scarlatti] (comp.) G.D. de Totis (lib.)
|
Data e Luogo : |
02/1688 - Napoli
|
Testo : |
Saetta che l'arco dal cielo vibrò. Torrente che carco di nevi disfatte i campi inondò. Tempesta che abbatte gli armenti e i pastori fian picciole sembianze ai miei furori.
Destriero che fugge disciolto dal fren leone che rugge da febre mortale trafitto nel sen; incendio che assale quand'Euro più spira saran presso a' miei sdegni ombre de l'ira.
|
Note: : |
---
|
Relazione :
|
---
|
|
Titolo dell'opera : |
La Rosmene, o vero L'infedeltà fedele
melodramma
|
Autori dell'opera : |
[Alessandro Scarlatti] (comp.) Giuseppe Domenico de Totis (lib.)
|
Fonte : |
libretto Alessandro Scarlatti, La Rosmene, overo L'infedeltà fedele

Napoli, Francesco Mollo, 1688
|
Posizione : |
n. 44 - atto.scena: 3.05 / pos. C; p. 51
|
Rappresentazione : |
02/1688 - Napoli, Teatro di Palazzo Reale
|
Interprete : |
[non indicato] (Pelope)
|
|