Aria

Incipit  :  Entro un labro di porpore e rose
Forma :  aria
Metro dei versi :  10,6+6
Personaggio :  Claudio, di Domizio figlio
Autori :  G.M. Pagliardi (comp.)
[D. Gisberti] (lib.)
Data e Luogo :  1675 - Ferrara
Testo :  Entro un labro di porpore e rose
al mio core che morto restò
sepolcro odorato Cupido formò;

e non so,
se consunto da due pupille
fra tante faville
fenice amante risorgerò.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Caligula delirante  
melodramma in musica
Autori dell'opera :  [Giovanni Maria Pagliardi] (comp.)
Domenico Gisberti (lib.)
Fonte :  libretto
Giovanni Maria Pagliardi, Caligola delirante
Bologna, Giacomo Monti, 1675
Posizione :  n. 07 - atto.scena: 1.04 / pos. B2; p. 13
Rappresentazione :  1675 - Ferrara, Teatro da S. Stefano
Interprete :  [non indicato] (Claudio)

           Non sono presenti relazioni con altre Arie