Aria

Incipit  :  Entro un labro di porpore e rose
Forma :  aria
Metro dei versi :  10,6+6
Personaggio :  Claudio, di Domizio figlio
Autori :  G.M. Pagliardi (comp.)
[D. Gisberti] (lib.)
Data e Luogo :  1685 - Firenze
Testo :  Entro un labro di porpore e rose
al mio core che morto restò
sepolcro odorato Cupido formò;

e non so,
se consunto da due pupille
fra tante faville
fenice amante risorgerò.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Caligola delirante  
melodramma
Autori dell'opera :  Giovanni Maria Pagliardi (comp.)
Domenico Gisberti (lib.)
Fonte :  libretto
Giovanni Maria Pagliardi, Caligola delirante
Firenze, Vincenzo Vangelisti, 1685
Posizione :  n. 06 - atto.scena: 1.04 / pos. B1; p. 11
Rappresentazione :  1685 - Firenze
Interprete :  [non indicato] (Claudio)

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