Aria

Incipit  :  Se mi diede amor martiri
Forma :  quintetto
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Timea, prencipessa sposa di Agi e amante di Alcibiade
Aspasia, sposa di Pericle e amante di Alcibiade sotto nome di Doriclea
Agi, re di Sparta sposo di Timea, amante di Aspasia a lui incognita
Pericle, sconosciuto sposo di Aspasia sotto nome di Fileno in abito da schiavo
Alcibiade, amante di Aspasia e di Timea
Autori :  [A. Steffani] (comp.)
[B.O. Mauro] (lib.)
Data e Luogo :  03/02/1693 - Hannover
Testo :  Se mi diede amor martiri
le mie brame il soglio accheta.
Doppo lunghi infausti giri
tocco al fin felice meta.

Dominar un ampio stato
è delizia d'un gran cor.
Ma non meno è fortunato
s'è vassallo dell'amor.

Tra perigli e tra sventure
i diletti ha posti il ciel.
Passa in mezzo a le punture
pria ch'al labro arrivi il miel.

Dan sirene allettatrici
vero duolo e falsa speme
cure acerbe, ombre infelici
cor tranquillo più non teme.

Sciolgo il laccio a poco a poco
ch'un bel labro al cor formò.
Spengo il resto di quel foco
ch'un bell'ochio in me destò.

Tranquillata ogni tempesta,
raddolcito è 'l mio destin.
Doppo sorte sì funesta
le mie pene han lieto fin.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  La libertà contenta**  
dramma per musica
Autori dell'opera :  [Agostino Steffani] (comp.)
[Bartolomeo Ortensio Mauro] (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione assoluta
Agostino Steffani, La libertà contenta
[Hannover], [s.n.], 1693
Posizione :  n. 53 - atto.scena: 3.ult. / pos. C
Rappresentazione :  03/02/1693 - Hannover, Teatro : prima assoluta
Interprete :  [non indicato] (Timea)
[non indicato] (Aspasia)
[non indicato] (Agi)
[non indicato] (Pericle)
[non indicato] (Alcibiade)

           Non sono presenti relazioni con altre Arie