Aria

Incipit  :  Stringo la man vezzosa
Forma :  terzetto
Metro dei versi :  7
Personaggio :  Luceio, principe de' Celtiberi, amante di Elvira
Elvira, principessa degl'Illergeti, promessa sposa a Lucejo
P[ublio] Cornelio Scipione, proconsolo nelle Spagne
Autori :  G. Giacomelli (comp.)
C.I. Frugoni, abate (lib.)
Data e Luogo :  carn. 1735 - Livorno
Testo :  Stringo la man vezzosa,
che al mio penar pietosa
sola bear mi può.

T'abbraccio, mio tesoro,
piena di dolce ardor.

Ti rendo al tuo diletto
un fido amor rispetto
che condannar non so.

Il tuo bel dono adoro,
eccelso donator.

Cara se mia già sei.
Bella se mia non sei.
Da te gli affetti miei
Da te i pensieri miei
mai sperar potrò.

Tu sempre grato il cor.
Sì luminosi rai
costante lascerò.
Sì, cara mia speranza,
amante stringerò.

Che amabile costanza!
Che fortunato amor!

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Scipione in Cartagine nuova  
dramma per musica
Autori dell'opera :  Geminiano Giacomelli (comp.)
Carlo Innocenzo Frugoni, abate (lib.)
Fonte :  libretto
Geminiano Giacomelli, Scipione in Cartagine nuova
Firenze, Bernardo Paperini, 1735
Posizione :  n. 31 - atto.scena: 3.ult. / pos. B; p. 60
Rappresentazione :  carn. 1735 - Livorno, Teatro da san Sebastiano
Interprete :  Antonia Costa (Luceio)
Teresa Cotti (Elvira)
Filippo Finazzi (P[ublio] Cornelio Scipione)

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