Nell'orrore di fiera tempesta veggo il cielo già torbido e nero, odo il mare che mormora e freme già confuso rimiro il nocchiero e la speme gli vedo mancar.
Tale è l'alma che chiudo nel seno agitata da barbare pene più non gode quel dolce sereno gli conviene per sempre penar.
Note: :
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Relazione :
ripresa Nell'orrore di fiera tempesta
Conti N. (comp.), Papis G. (lib.) in:
Berenice - Roma, 07/01/1743