Incipit : |
Per quel vago ciglio |
Forma : |
duetto |
Metro dei versi : |
6 |
Personaggio : |
Ezio, generale dell' armi cesaree, amante di Fulvia Fulvia, figlia di Massimo patrizio romano, amante e promessa sposa d’Ezio
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Autori : |
N. Jommelli (comp.) P. Metastasio (lib.)
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Data e Luogo : |
11/02/1758 - Stoccarda
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Testo : |
Per quel vago ciglio contento morrò. Non ho più consiglio, temer più non so. Ah perfido! ... Ah ingrata! ... dovrete temer. (Ah sorte spietata! Io perdo il mio ben.) (Ah solo per lei mi palpita il sen!) Io fremo ... Vorrei ... Che oltraggi, che inganni! (Ah cieli tiranni! Conosco gli effetti del vostro poter.)
Mia cara perdono. Mia vita, che dici? Vedrete chi sono. (De' giorni felici ahi come in un punto disparve il seren!)
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Ezio [3a ver.]
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Niccolò Jommelli (comp.) Pietro Metastasio (lib.)
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Fonte : |
libretto: nuova edizione Niccolò Jommelli, Ezio
Stutgart, Cristofero Frederico Cotta, 1758
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Posizione : |
n. 12 - atto.scena: 2.12 / pos. C; p. 94
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Rappresentazione : |
11/02/1758 - Stoccarda, Teatro Ducale : prima assoluta
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Interprete : |
Francesco Guerrieri (Ezio) Maria Masi Giura, detta la Morsarina (Fulvia)
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