Demofoonte, re di Tracia Timante, creduto principe ereditario, figlio di Demofoonte Dircea, segreta moglie di Timante
Autori :
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.)
Data e Luogo :
28/12/1738 - Jaromerice
Testo :
Perfidi già che in vita v'accompagnò la sorte, perfidi no la morte non vi scompagnerà.
Ah padre, il reo sono io. Mio re son io la rea. Mi fosti figlio ingrato, tu indegna figlia sei.
Pietà, pietà per lei. Ingrato, indegna figlia. Perdon per lei. Per lui. Non voglio no, non posso, oh dio, che sarà mai? Chi avrà di noi pietà?
Unito fu l'errore, sarà la pena unita; il giusto mio rigore non vi distinguerà.
Perdon ti chiedo, o padre, pietà, mio re, pietà! Da me non lo sperate, anime scelerate. Se lo condanni, oh dio, chi avrà di noi pietà? Se lo condanni, oh dio, è troppa crudeltà. Chi non teme il suo fallo, indegno è del mio amore, privo di mia bontà.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive Perfidi già che in vita
Caldara A. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Demofoonte - Vienna, 04/11/1733