Tu mi sprezzasti ingrato, tu mi vorresti oppresso; ma sono ancor l'istesso ma non son vinto ancor.
Soffro per or l'insulto ma forse il giorno è giiunto che domerò quell'alma che punirò quel cor.
Note: :
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Relazione :
varianti locali Tu mi disarmi il fianco. / Tu mi vorresti oppresso
Sarro D.N. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Didone abbandonata - Napoli, 01/02/1724