Incipit : |
Benché turbar si veda |
Forma : |
aria |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Lagide, suo figlio creduto Aulete figlio di Agatoclea, poi creduto Evergete
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Autori : |
B. Galuppi (comp.) F. Silvani (lib.) D. Lalli (lib.)
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Data e Luogo : |
18/01/1755 - Modena
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Testo : |
Benché turbar si veda talora il cielo e il mare pur qualche raggio appare di stella che al nocchiero la calma fa sperar.
Così fra tante pene se vive il caro bene quest'alma si consola e nel destin men fiero comincia a respirar.
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Note: : |
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Relazione :
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ripresa
Benché turbar si veda
Rinaldo di Capua (comp.), Lucarelli G.E. (lib.), Zeno A. (lib.) in:
Vologeso, re de' Parti - Roma, 07/01/1739
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Titolo dell'opera : |
Evergete
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Baldassare Galuppi (comp.) Francesco Silvani (lib.) Domenico Lalli (lib.)
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Fonte : |
libretto Baldassare Galuppi, Evergete
Carpi, Francesco Torri, [1755]
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Posizione : |
n. 05 - atto.scena: 1.06 / pos. C; p. 17
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Rappresentazione : |
18/01/1755 - Modena, Teatro Rangoni
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Interprete : |
Agata Elmi (Lagide)
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