Deh parlate che forse tacendo ombre amate pių barbare siete. Ah v'intendo: tacete, tacete, non mi dite: lo sposo morė.
Giā mi sembra vedere il tiranno tormentato da pena e d'affanno e il ferro ch'il sen gli ferė.
Note: :
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Relazione :
varianti estensive
nella 2a strofa Deh parlate, che forse tacendo
Jommelli N. (comp.), Zeno A. (lib.), Vitturi B. (lib.) in:
Merope - Venezia, 26/12/1741