Incipit : |
Ha da perir l'ingrato |
Forma : |
terzetto |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Foca, generale dell'impero Fausta, figlia di Romano Zoe, imperadrice vedova di Leone
|
Autori : |
G. Cocchi (comp.) F. Silvani (lib.)
|
Data e Luogo : |
26/12/1755 - Venezia
|
Testo : |
Ha da perir l'ingrato, s'ha da punir l'indegno, mora quel traditor. Placa quel cor irato, cessi l'ingiusto sdegno, deh non punirlo ancor. Soffra il rigor del fato, sia di vendetta il segno chi merta il mio furor.
Serva d'esempio a' rei. Usa pietade, oh dei! Mora. - Pietà. - Tacete. (Semplici non sapete che lo difende il cor.) (Zelo d'onor si creda quel ch'è di regno amor.) Vuol la sua vita il trono. Non v'è per lui perdono. Perfido. - Taci. - Oh dio! Fremo di sdegno anch'io. Abbi di lui pietà. Non domandar pietà.
|
Note: : |
---
|
Relazione :
|
parafrasi
Non merita clemenza
Predieri L.A. (comp.), Silvani F. (lib.) in:
La Zoe - Venezia, 10/11/1736
|
|
Titolo dell'opera : |
Zoe*
dramma per musica
|
Autori dell'opera : |
Gioacchino Cocchi (comp.) Francesco Silvani (lib.)
|
Fonte : |
libretto: prima edizione Gioacchino Cocchi, Zoe
Venezia, Angiolo Geremia, [1755]
|
Posizione : |
n. 09 - atto.scena: 1.14 / pos. C; p. 23
|
Rappresentazione : |
26/12/1755 - Venezia, Teatro San Benedetto : prima assoluta
|
Interprete : |
Ottavio Albuzio (Foca) Anna Gori Salpetro (Fausta) Domenica Casarini Latilla (Zoe)
|
|