Incipit : |
Non so frenarmi, indegno |
Forma : |
terzetto |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Tiridate, principe parto amante di Zenobia Zopiro, falso amico di Radamisto ed amante di Zenobia Zenobia, principessa d' Armenia moglie di Radamisto
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Autori : |
G. Cocchi (comp.) P. Metastasio (lib.)
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Data e Luogo : |
10/01/1758 - Londra
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Testo : |
Non so frenarmi, indegno, mostro di crudeltà. T'arresta o del mio sdegno la vittima sarà. Compisci il reo disegno la nera infedeltà.
Cedi quel ferro o barbaro. Invan lo speri o perfido. Sei vinto, traditore. Non cede il mio furore. Oh dio? Mancar mi sento. Fermate per pietà.
Qual fier destin tiranno! Che smania, che tormento! un più crudele affanno di questo non si dà.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Zenobia*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Gioacchino Cocchi (comp.) Pietro Metastasio (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Gioacchino Cocchi, Zenobia
London, G. Woodfall, 1758
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Posizione : |
n. 19 - atto.scena: 3.03 / pos. C; p. 46
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Rappresentazione : |
10/01/1758 - Londra, King's Theatre in the Haymarket : prima assoluta
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Interprete : |
Pasquale Potenza (Tiridate) Salvatore Pazzaglia (Zopiro) Colomba Mattei, detta la Romanina (Zenobia)
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